Dai giardini e dalle terrazze di VILLA
LATINA potrete ammirare il Lago di Garda come foste affacciati al
balcone di un unico splendido anfiteatro naturale.
Il vostro sguardo potrà spaziare dalle pendici del Monte Baldo,
alla Penisola di Sirmione, sino ad abbracciare il Golfo di
Desenzano, la Rocca di Manerba, Toscolano ed infine posarsi sul
boscoso Monte De Nervo.
Potrete scoprire il fascino di
questi luoghi, che da sempre hanno incantato ed ispirato i nostri
avi, i quali hanno ricambiato il Lago impreziosendone il territorio,
disseminandolo di testimonianze.
Ed è così che sulle sponde del Lago di
Garda, stabilì una delle proprie dimore il grande poeta latino Gaio
Valerio Catullo, vissuto all'epoca del condottiero Giulio Cesare.
Ancora oggi sulla punta delle penisola di
Sirmione, tra le sorgenti di acqua sulfurea, si possono ammirare i resti
di una Villa Romana Patrizia che la tradizione vuole essere stata
la dimora del poeta Latino chiamandole
''Grotte di Catullo''
Non solo il territorio del Lago, ma anche
la Letteratura Classica Latina ed Italiana sono cosparse di
frammenti che ne decantano la bellezza o semplicemente ricordano
l'importanza che da sempre ha il Lago di Garda ( o Benaco nome
arcaico ).
Al Lago di Garda ed alla serenità, che la
sua vista infonde, Catullo dedica un componimento del suo Canzoniere dal
titolo Sirmione:
'' Gaudete vosque, Lydiae lacus undae
... ''
'' O quid solutis est beatius curis.
''
CATULLO - NUGAE ( CANZONIERE ) -
SIRMIONE
ovvero:
Siate contente anche voi acque del
lago etrusco ...
Cosa c'è di più bello che abbandonare
le preoccupazioni.
Confermando la tradizione, secondo la
quale, prima dei Latini già il popolo Etrusco conoscesse
le bellezze e la dolcezza del Lago di Garda.
Sotto Cesare Ottaviano Augusto il
grande vate Publio Virgilio Marone, nato nei pressi di Mantova,
ebbe a realizzare l'opera che aveva il compito di celebrare i fasti dei
natali di ROMA: l'ENEIDE:
''Hinc quoque quingentos in se
Mezentius armat,
Quos patre Benaco velatus harundine
glauca
Mincius infesta ducebat in aequora
pinu.''
VIRGILIO - AENEIDOS ( ENEIDE ) -
LIBRO X - Versi 204 - 206.
Secoli dopo Virgilio tornò a parlare del
Lago di Garda per mano del sommo poeta Dante Alighieri nell'opera
che rappresenta una pietra miliare nella storia della Lingua Italiana e
della letteratura mondiale: LA DIVINA COMMEDIA:
''Suso in Italia bella giace un laco,
a piè de l'Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c'ha nome Benaco.
Per mille fonti, credo, e più si bagna
tra Garda e Val Camonica e Pennino
de l'acqua che nel detto laco
stagna.''
DANTE ALIGHIERI - LA DIVINA COMMEDIA
- CANTICA I - CANTO XX - Versi 61-66
Nei versi che seguono, Dante
indica un luogo del Lago di Garda per il quale vi sono attribuzioni
diverse, ed una di queste colloca il sito, ove il torrente Tignalga,
che scorre a poca distanza dalla Villa, si tuffa nel Lago.
''Loco è nel mezzo là dove 'l trentino
pastore e quel di Brescia e 'l
veronese
segnar poria, s'e' fesse quel
cammino.''
La tradizione vuole che questo luogo sia
a pochi minuti di macchina da Villa Latina.
Ed ancora:
''Ivi convien che tutto quanto caschi
ciò che 'n grembo a Benaco star non
può,
e fassi fiume giù per verdi paschi''
DANTE ALIGHIERI - LA DIVINA COMMEDIA
- CANTICA I - CANTO XX - Versi 67-69 e 73-75
In epoca più moderna sono innumerevoli
gli artisti, ad esempio Goethe che frequentò il paese di Limone
del Garda, che, incantati dalle bellezze del lago, ne hanno
tratto ispirazione. Da VILLA LATINA in NAVLA' potrete ammirare tra i
più incantevoli luoghi del Lago e raggiungerne in macchina diversi in
pochissimo tempo. E' impossibile in poche righe descrivere la
bellezza ed il patrimonio di arte e cultura che costellano questa
splendida perla che è il Lago di Garda.
Non ci resta che invitarvi a raggiungerci in questo posto
meraviglioso.
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